Che fine hanno fatto le Linee Guida per la classificazione sismica degli edifici?

Poche chiacchiere e diamo qualche numero:
  • 8: le classi di rischio sismico (da A+ fino a G)
  • 2: i metodi di diagnosi 
  • 70 - 80%: gli incentivi fiscali a secondo del tipo di intervento su singolo immobile
  • 75 - 85%: gli incentivi fiscali a secondo del tipo di intervento sulle parti comuni di edifici condominiali 
Sono queste le "novità" emerse dall'assemblea plenaria del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha da poco approvato (all'unanimità) le Linee Guida per la classificazione sismica delle costruzioni; Questa consulenza dovrà essere svolta da professionisti abilitati all'esercizio della professione (sostanzialmente degli esperti!) per valutare la sicurezza degli immobili prima e dopo gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico.


E quindi?
Il documento è nato dalla bozza della Linea Guida elaborata da una precedente commissione istituita nel 2013 (istituita per un'altro obiettivo), questo nuovo documento, sostanzialmente operativo, richiede ai professionisti di determinare una classe di rischio confrontando un indice che rappresentativo del costo dei danni che si accompagnano al superamento di ciascuno stato limite con l’Indice di sicurezza ottenuto come rapporto tra la PGA (accellerazione di picco) di capacità allo SLV (stato limite di salvaguardia della vita) e la PGA di domanda prevista dalla norma sempre allo SLV: in funzione del peggiore di questi due parametri si attribuirà la classe di rischio per lo stato di fatto e per quello di progetto.
La classificazione finale attribuisce una classe alfabetica (da A+ a G) effettuata sulla base del fattore PAM (Perdita Media attesa) e dell'indice IS_V (Salvaguardia della vita): il primo è riferito a costi di ricostruzione ed il secondo è basato sull'indice normato con le ultime norme tecniche del 2008. 




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