Quel Fondo di Garanzia che molti cercavano sembra sia (quasi) arrivato!

Si sente anche qualche buona notizia. 
In questo periodo di crisi economica l’accesso alla casa di proprietà per i cittadini diventa molto difficile, perciò negli ultimi tempi, si sono succedute diverse iniziative dei governi europei per facilitarlo, misure indirizzate prevalentemente ai soggetti considerati più deboli (in realtà queste iniziative sembrano non essere mai decollate sul serio!).

Ecco come è composto l'ultimo strumento relativo al Fondo di Garanzia:

Si tratta di un fondo di 200.000.000 € (duecento milioni di euro), destinato a fare da garante (ANCHE) per l’acquisto della prima casa, che replica un analogo fondo istituito già nel 2013, ma di soli 30.000.000 (trenta milioni di euro).
Il finanziamento previsto dall’art. 1 comma 48, della Legge di Stabilità per il 2014, prevede invece uno stanziamento complessivo di 600.000.000 € (600 milioni di euro, pari ad un plafond di 200 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014, 2015 e 2016).
Il fondo finanzia fino al 50% dei mutui ipotecari richiesti non solo per l’acquisto della prima casa, ma anche per la sua ristrutturazione e/o efficientamento energetico. 
Il tasso d’interesse viene stabilito dalla banca, ma deve rientrare all’interno dei parametri fissati da uno specifico accordo fissato con l’ABI. 
Gli immobili interessati non devono avere superficie superiore a 95 metri quadri e non devono essere di lusso, quindi rientranti nelle categorie A1 (abitazioni signorili), A8 (ville), e A9 (castelli e palazzi).

Tatatààà ecco una "piccola postilla":
Prima dell’entrata in vigore vera e propria mancano ancora due step fondamentali: 
  • la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale
  • un accordo tra ABI e il Dipartimento del Tesoro.

Inoltre bisogna specificare che il Fondo di Garanzia per la prima casa è una cosa diversa dal Plafond Casa, anche se entrambe le iniziative sono frutto dello stesso provvedimento legislativo.
Quest’ultimo, infatti, è destinato alle giovani coppie non necessariamente sposate, alle famiglie numerose o con soggetto disabile e prevedono un finanziamento massimo di 250.000 € (250 mila euro) per l’acquisto di immobili e di 100.000 € (100 mila euro) per la ristrutturazione di una casa (tra l'altro disposizioni anche cumulabili!)
Al Fondo (l'ultimo in ordine di tempo) possono accedere tutti i cittadini, ma di fatto sono indicate delle specifiche priorità, a favore di categorie considerate più deboli che sono:
  • giovani coppie coniugate;
  • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
  • inquilini di alloggi di proprietà degliIstituti Autonomi Case Popolari;
  • giovani di età inferiore ai 35 anni, con contratto di lavoro atipico;
  • reddoto ISEE inferiore a 40.000 € (40 mila euro). 
I mutui che potranno essere finanziati dovranno essere di importo non superiore a 250.000 (250 mila euro).
Il fondo sarà gestito da Consap, una S.p.A. controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e potrà essere integrato con ulteriori erogazioni da parte di Regioni e Province Autonome (come ad esempio quella in piedi in Umbria) ed avrà il compito di esaminare le istanze, controllare la sussistenza dei requisiti richiesti e quindi erogare i finanziamenti.
Al fondo potranno accedere istituti di credito ed intermediari finanziari, ma per conoscere le modalità bisognerà attendere l’accordo tra ABI e Dipartimento del Tesoro di cui sopra. 
Per ora l'unica cosa certa è che essi non potranno comunque richiedere ai mutuatari ulteriori garanzie.
Chi è in possesso dei requisiti previsti dal Fondo per l’accesso alla garanzia dello Stato, può farne richiesta, compilando l’apposito modulo (disponibile sul sito www.diamoglifuturo.it/fondo-casa) , istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al quale bisognerà allegare la documentazione richiesta e recarsi presso le filiali degli istituti di credito che aderiscono all’iniziativa.
Gli enti finanziatori dovranno gestire le richieste esclusivamente per via telematica, analizzarle e trasmetterle al gestore.
In caso di inadempimento del mutuatario, il finanziatore dovrà informare il Consap e procedere con un’intimazione di pagamento entro 12 mesi dalla comunicazione.
In caso di mancata risposta, entro sei mesi potrà richiedere la garanzia, recuperando il denaro. Dopo tale erogazione, il mutuatario diventerà obbligato nei confronti del fondo, al quale dovrà restituire le somme erogate.

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