Si consideri un tratto di trave di lunghezza “dx” soggetto ad un carico ripartito di valore “q” e si indichino con “T” ed “M”, lo sforzo di taglio ed il momento flettente nella generica sezione A e “T1” ed “M1” le analoghe caratteristiche della sollecitazione nella sezione B posta a distanza “dx” dalla sezione A..
Figura 1
I valori di “T1” ed “M1” sono rispettivamente:
T1 = T + dT ovvero T1 = T + q dx
M1 = M + dM ovvero M1 = M + T dx – q dx dx/2
Essendo "q dx“ il carico agente nel tratto AB.
Se si trascura l’infinitesimo del 2° ordine si ottiene: dT = - q dx e dM = T dx
Da cui si ricavano le note e fondamentali relazioni tra il carico “q”, lo sforzo di taglio “T” ed il momento flettente “M”:
(1) (2) ovvero (3)
La derivata dello sforzo di taglio cambiata di segno è uguale al carico agente.
La derivata del momento flettente è uguale allo sforzo di taglio.
La derivata seconda del momento flettente cambiata di segno è uguale al carico agente.
Dalle relazioni (1) e (2) derivano le seguenti considerazioni:
1) nei tratti di trave scarichi – cioè per q=0 – lo sforzo di taglio è costante (T = cost) ed il momento flettente è variabile con legge lineare;
2) nei tratti di trave caricati con carico ripartito – cioè per q¹0 – lo sforzo di taglio T ed il momento flettente M sono variabili con continuità. In particolare,
· se il carico q è ripartito con legge uniforme, lo sforzo di taglio è variabile con legge lineare ed il momento flettente è variabile con legge parabolica del 2° grado;
· se il carico q è linearmente variabile (carichi triangolari o trapezoidali), lo sforzo di taglio è variabile con legge parabolica del 2° grado ed il momento flettente è variabile con legge parabolica del 3° grado;
· ….
3) dalla relazione (2) si deduce che
· nei tratti di trave dove T = 0, il momento flettente è costante;
· nei tratti di trave dove M = cost, lo sforzo di taglio è nullo;
· nei tratti di trave dove T ¹ 0, il momento flettente è variabile. Ciò significa che la sollecitazione tagliante è sempre compresente con la sollecitazione flettente e che la sollecitazione di solo taglio si verifica solo in alcune sezioni isolate (ad esempio in corrispondenza degli appoggi nelle travi appoggiate-appoggiate);
· nelle sezioni in cui si annulla lo sforzo di taglio, il momento flettente è massimo. Si evidenzia che l’estremo relativo della funzione M(x) è massimo e non minimo in quanto la derivata seconda del momento flettente è negativa (cfr. la relazione (3)).
4) nei tratti di trave compresi tra due carichi concentrati, lo sforzo di taglio T ed il momento flettente M si determinano con le relazioni
essendo C1 e C2 le costanti di integrazione che si determinano imponendo le condizioni al contorno.
Commenti
Qualcosa sul carico di punta? mi ci sono imbattuto qualche settimana fa....e giù a riaprire i libri....
un abbraccio
Matteo
Se ti serve ancora qualcosa sul carico di punta, ti posso lasciare qualche appunto di Tecnica / Scienze della triennale che l'ho fatta molto bene,
Scrivimi tramite mail.
Ciao